Abbiamo intervistato Lucya per conoscere i suoi programmi futuri…dove, tra incontri importanti e un viaggio di lavoro e l’altro, ci svela che “per me scrivere canzoni e costruirle con la musica rappresenta l’anticamera della felicità“.
Leggiamola insieme!
Lucya ci puoi raccontare le novità dell’ultimo periodo? Quali sono stati i momenti più importanti che hai vissuto?
Recentemente si sono susseguite delle novità in ambito musicale e non le elenco tutte altrimenti i miei follower perderebbero il senso della scoperta! Tuttavia, una novità che spicca su tutte è stata la conclusione a Giugno del percorso in Vocologia Artistica presso l’Università di Bologna che mi ha regalato tante emozioni professionali, ma anche umane, proprio perché ho avuto la fortuna di collaborare e confrontarmi con validissimi colleghi.
Hai conseguito la tesi in Vocologia Artistica…cosa ha significato per te questa esperienza?
Vocologia Artistica è un percorso che consiglio vivamente a chi come me canta o insegna l’arte del canto. È stata un’esperienza faticosa, ma altrettanto gratificante giacché mi ha dato la possibilità di comprendere e studiare tantissimi aspetti relativi all’anatomia della voce. Infatti le nozioni acquisite teoricamente trovano perfetta correlazione con la pratica, cioè con il lavoro sulle voci altrui.
Intendo dire che educare in primis la voce e migliorarla è un lavoro che va eseguito con molta cautela e cura; per ottenere risultati non si può non considerare il relativo metodo scientifico.
Sei una cantautrice, scrivi anche i tuoi pezzi, quale processo artistico segui quando componi?
È vero, scrivo le mie canzoni che, spesso, nascono all’improvviso. Non cerco le parole, ma fuoriescono quando sento forti emozioni. Il processo è semplice: ciò che sento lo canto insieme alle melodie del pianoforte e quando mi accorgo che è nata una canzone, la modifico nel tentativo di migliorare il testo e poi la propongo all’etichetta discografica con la quale collaboro. Insieme, cerchiamo di dare una dimensione originale alla creazione.
Quale è il momento più bello e quello più difficile quando componi e ti accompagni al pianoforte, tuo strumento per eccellenza?
Il momento più bello è quello in cui ad un accordo si correlano le parole pensate istintivamente. Quello più difficile non esiste, perché per me scrivere canzoni e costruirle con la musica con diverse prove e tentativi, rappresenta l’anticamera della felicità finale…quando mi sento consapevole di aver creato la canzone sia sotto il profilo letterario, sia sotto quello musicale, è il massimo!
Quando potremo ascoltare il tuo nuovo pezzo?
Il mio prossimo singolo uscirà tra poco tempo e spero verrà ascoltato da tanti!
La musica, secondo te, può ancora avere il potere di cambiare qualcosa?
La musica avrà sempre il potere di cambiare qualcosa in meglio, e la prova è sotto i nostri occhi. Partendo dai tempi antichi fino a Jim Morrison… il quale disse che “un giorno anche la guerra si inchinerà al suono di una chitarra”.
Photographer: Luigi Orru